lunedì 9 aprile 2018

renzia.dinca

Scuola  ORAZIO COSTA-Teatro della PERGOLA


Rumorscena ha intervistato Pier Paolo Pacini direttore della Formazione, Marco Baliani  primo regista  degli allievi NUOVI, Claudia Marino e  Sebastiano Spada, fra i NUOVI



Firenze


Il Centro di Avviamento all'Espressione è un Centro di didattica fondato da Orazio Costa (Firenze, 1911-1999), fin dal 1979 all'interno del Teatro della Pergola, oggi Teatro Nazionale con il fiorentino Teatro Niccolini, il Teatro Studio di Scandicci e Il Teatro Era di Pontedera. Orazio Costa, regista, a sua volta allievo di Jacques Copeau, è considerato unanimamente dagli studiosi di Storia del Teatro per il suo Metodo Mimico, l'unico maestro italiano che abbia ideato e strutturato una pedagogia per l'arte dell'Attore e altresì per un avviamento alle pratiche artistiche, sia a livello di teorizzazione metodologica con i suoi Quaderni (ora  finalmente in via di pubblicazione a cura della Pergola), sia negli anni romani di insegnamento all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Presso il Teatro della Pergola da molti anni diretto da Marco Giorgetti (già allievo costiano), si svolgono da tempo corsi sul Metodo Mimico e di avviamento all'espressione, ma la grande novità è che dal 2015 si è attivato un Corso di Formazione per Attori su base biennale intitolato al Maestro e che ha per coordinatore un ex allievo costiano Pier Paolo Pacini, che vanta esperienze internazionali come attore e come organizzatore, sia in ambito della prosa che nella lirica d'oltralpe e d'oltremanica.
Il nuovo progetto targato Teatro della Pergola diretto da Pier Paolo Pacini si intitola: I Nuovi/Progetto Giovani-Teatro Nuovo e Nuovo Attore,  prevede anche borse di studio per gli allievi, quelli strutturati e anche altri che si presenteranno a breve per concorso.
Per la prima volta in Italia un bellissimo spazio centrale, quello del Teatro Niccolini di Firenze, sarà interamente gestito da allievi appena diplomati alla Scuola Orazio  Costa.
Il progetto si fonda su un motto: Per un attore artigiano di una tradizione vivente e consta di sei punti programmatici che al numero uno recita: Il teatro d'arte nasce dal rapporto tra giovani e maestri: trasmissione e scambio sono principi su cui si fonda ogni realizzazione.
Al numero due: La materia testuale è la letteratura italiana, la lingua italiana in ogni sua forma e declinazione per un teatro di parola. Bypassando poi  al punto sei si legge: Rigore, umiltà, integrità e sincerità sono il metro di ogni realizzazione, decisivi per la sua messa in scena.

Dato il progetto, ambizioso quanto basta, è davvero singolare e forse unico in Italia e non solo, che alla fine di un percorso di formazione attoriale si preveda anche un terzo anno di specializzazione, che non solo garantisce una borsa di studio ma soprattutto un mestierentato (sic!), dove alla maniera dei capocomici ottocenteschi, si dia in comodato un Teatro di gran prestigio ai giovani per imparare i mestieri del teatro. I NUOVI, infatti, come sono stati definiti rispetto ai MAESTRI, per un anno si confronteranno con la gestione di un intero Teatro- il Niccolini   a Firenze a cominciare,  per turnazione, dalla direzione artistica,  dall'amministrazione, all'ufficio stampa e fino alla dismissione della sala  nel senso del riordino, nel dopo spettacolo.
Per tutto questo pensiero, che sulla carta si presenta davvero come ideazione progettuale orgogliosa e originale, abbiamo intervistato, il referente della Formazione del Teatro Nazionale fiorentino Pier Paolo Pacini:



Pier Paolo Pacini: Abbiamo pensato che dopo la nascita della Scuola Orazio Costa, biennale, istituzionalizzata alla Pergola dal 2015, ci fosse la volontà  oltre che la possibilità da parte nostra, di un terzo anno che aprisse ad una specializzazione dei giovani attori, insomma l'idea condivisa era quella di poter concretizzare un avviamento al lavoro nell'ambito delle professioni dello spettacolo. Pensiamo infatti che nella formazione del  futuro Attore ci debba essere anche l'apertura e quindi la conoscenza  pratica di tutti i lavori nello spettacolo. Per noi è davvero importante il rapporto Giovane/Maestro. Nel biennio abbiamo avuto 16 diplomati ma vorremmo allargare il nostro progetto formativo ad altri giovani di altre scuole. Siamo fieri inoltre  di aver dato il segnale che il lavoro sulla Lingua e la Letteratura italiana sia un punto focale del nostro progetto formativo. Non a caso, anche nei punti del nostro programma, abbiamo deciso di inserire  la voce  per cui, nelle eventuali traduzioni di spettacoli che metteremo in scena, quelle in lingua italiana, saranno affidate a traduttori di prestigio. Inoltre un'altra caratterizzazione del nostro progetto formativo è che il costo delle produzioni sarà uguale  per tutte le diverse produzioni nel tempo. In questa prima fase i Maestri li abbiamo scelti in comune con gli Allievi sia per quanto riguarda il testo  da mettere in scena che per quanto riguarda l'affidamento della regia. La scelta di lavorare su La Mandragola di Niccolò Machiavelli, è andata su Marco Baliani. La rivisitazione sarà in versione dark. Questa prima scelta vale per il primo anno, in futuro sarà il gruppo attoriale a scegliere sia il testo  da rappresentare che il regista. Il progetto è in perfetta linea con le idee di Orazio Costa che aveva individuato a Firenze uno spazio che aveva chiamato, nei suoi studi teorici:ARSUNA. Ovvero: unica arte per un progetto multidisciplinare di avviamento al lavoro nello spettacolo. Il nostro Teatro Nazionale va per identificarsi con la prima esperienza nazionale di Teatro di Formazione d'arte.

Rumorscena-Marco Baliani

Nello storytelling, in quanto scelto come primo regista da parte degli Allievi diplomati della Scuola Orazio Costa di Firenze, credo che questo nuovo lavoro  di regia, appartenga  ad una mia esperienza storica  di teatro. E forse anche  per questo sono stato scelto come Maestro. Per esempio, ho lavorato anni fa in esperienza africana, coi bambini di Nairobi. Nella mia esperienza professionale mi è sempre piaciuto lavorare da regista in collaborazione coi miei attori. Ho fatto di recente una full immersion con  Romeo e Giulietta in laboratorio a Firenze coi giovani attori della Scuola Orazio Costa. Ritengo che l'attore in formazione  possa  permettersi la conoscenza e la pratica di linguaggi diversi,  e quindi che sia importante far passare l'uso di più tecniche dal naturalistico alla coralità. Mi interessa anche che alla Scuola fiorentina  ci sia in atto una sinergia con  altre Scuole di Teatro. La  vera novità  nel caso della Pergola, è  quella della ricaduta sul processo produttivo. Trovo il progetto bello, utopico ma realizzabile, in linea anche col mio lavoro artistico dove ho da sempre sperimentato. Ho scelto la Mandragola come testo di tradizione per la prima messa in scena dei giovani attori costiani. Un'opera che nasce durante l'esilio di Machiavelli dove ci sono i presupposti  per la scrittura successiva del Principe. Ho preso spunto anche da suggestioni di  letture di articoli di Massimo Cacciari sull'argomento. Il lavoro sarà coordinato rispetto  a un canovaccio che stiamo studiando  con due squadre di ragazzi  al lavoro sul coro  costiano.

Allievi Sebastiano Spada


Spada è siciliano, viene dall'esperienza teatrale dell'INDA. Per Sebastiano l'idea di Teatro era quella del teatro classico che aveva conosciuto e frequentato a Siracusa. Approdato a Firenze come studente di Architettura frequenta un corso tenuto da Marco Giorgetti alla Pergola e si innamora del Metodo mimico per poi entrare subito nel primo corso della Scuola Orazio Costa. Adesso con la collega Claudia Marino, ha assunto il ruolo di vice direttore artistico del Teatro Niccolini dove l'attività principale sarà essere interfaccia con  le istituzioni ( La Pergola) e con gli altri colleghi  attori

Claudia Marino, milanese di origini calabresi, Claudia è la prima direttrice artistica del Teatro Niccolini. Ha partecipato al progetto Città metropolitana ideato da Pier Paolo Pacini lavorando su Collodi, Pratolini, al Teatro Studio di Scandicci e ai progetti educativi nelle scuole medie e superiori fiorentine. Claudia è molto grata per l'opportunità che la Scuola Orazio Costa le sta offrendo

L'allestimento de La Mandragola diretta da Marco Baliani con gli allievi diplomati del primo corso della Scuola Orazio Costa andrà in scena al Teatro Niccolini 

Nessun commento:

Posta un commento