venerdì 24 luglio 2015


“Matti assassini e non Matti e assassini. E’diverso” Testimonianza telefonica di e da Giuliano Scabia a Volterra Festival per Buon Compleanno Maestro di renzia.dinca “Matti Assassini è un mio testo che ancora non è stato pubblicato. Però letto da me, chiamato due anni fa da Luca Ronconi al Santa Cristina per il ciclo del Teatro Vagante e “ delirante”. Ci sono dentro strane apparizioni. Ci sono cinque matti assassini. Assassini di madri, figli genitori. Vanno in furgone in giro, a recitare. la loro storia . le loro storie. il tutto è scritto in forma lirica. per mettere in scena questo mio testo c’è bisogno di un grande Teatro come spazio scenico. Quello di Volterra, durante il Festival, è stata una lezione di drammaturgia, mascherata col gioco con gli spettatori. C’erano 120 orologi a pendolo ed io giocavo: fai tic tac tic tac. Poi, uscendo, una guardia carceraria mi si è avvicinata e mi ha detto “ Tic tac” Spettatori testimonianze Secondo me lui ha la storia del teatro addosso e più che le sue parole parlano i suoi occhi e il suo volto che comunicano fede ma non so in che … speranza ma non so in che… Io però ero fluttuante e più di questo non saprei dire. Magnetico accattivante ( Elena) È proprio un gran signore del Teatro. Mi sono divertita. Non lo conoscevo. È proprio quello che cercavo (Beatrice)

domenica 12 luglio 2015


Teatro, Teatro recensione — 11/07/2015 22:16 è su RUMORSCENA di Roberto Rinaldi Ironie fra musica e parole a Inequilibrio FestivalPosted by renzia.dinca CASTIGLIONCELLO (Livorno) – In uno spazio bellissimo, completamente affrescato, del Castello Pasquini nella sala del thè, dove la calura corrodeva anche i ventagli delle signore, Luca Scarlini figura molto nota della scena teatrale italiana, ci ha deliziato con una performance d’autore, afferrandoci per mano e accompagnandoci dentro una storia, anzi: un match (Prima le parole e poi la musica cronache del match Mascagni- D’Annunzio) davvero poco conosciuto o perlomeno indagato nella storia della cultura italiana del primo Novecento. Si tratta della narrazione del rapporto fra due colonne di intellettuali che riempivano scene e salotti dei tempi, italiani ed internazionali, un personaggio della lirica-il livornese Pietro Mascagni e della letteratura italiana- il poeta vate Gabriele D’Annunzio. Divertentissimo, carismatico, ricco di calembours, colto e raffinato ma con tutto lo sberleffo che solo un uomo di teatro può gestire e restituire in scena andando a rafanare fra storie pubbliche e private di due personalità di spicco dell’epoca e tuttora assai famose, proteso in una affabulazione colta ma autoironica come il sottotesto comporta, Luca Scarlini ha scandagliato da scrittore e narratore drammaturgo qual’ è, l’intreccio di due personalità che si sono odiosamate. Il risultato è un mix fra lectio magistralis e narrazione colta. Dove inserti lirici di alto livello, voci e direzioni orchestrali in presa diretta ascoltate e apprezzate da un pubblico attento e divertito, si incrociano con storie assai meno levigate, un po’ fra il boudoir e il salotto mondano. Attraversamenti Attraversamenti Altro interessante contributo dentro il bel festival Inequilibrio è quello di Nerval Teatro con ATTRAVERSAMENTI di Maurizio Lupinelli una rivisitazione da Beckett partendo da Aspettando Godot per passare a Finale di partita e fino a Giorni felici. Al solito: quando il critico si confronta col teatro del disagio ha bisogno di occhiali spessi per mettere a fuoco la complessità che si cela dietro spettacoli a volte davvero magici e coinvolgenti. E così è per questa nuova prova di Lupinelli e dei suoi attori in scena. Beckett si presta- e come non potrebbe- a innescare scenari e personaggi duttili e quindi ideali da far compenetrare a maschere e corpi che ben assorbono il tema delle diversità essendone protagonisti nella vita reale. E’ così che il regista riesce a inventare uno spazio perfettamente beckettiano con tanto di bidoni ad uso di praticabili e stralunate figure maschili e femminili- con deliziosi bambini a fare da intermezzi trasmettendo anche con l’aiuto di suoni e coreografie essenziali ma efficaci-le scene sono state realizzate tramite la terapia occupazionale dalla cooperativa sociale Nuovo Futuro. Attraversamenti Attraversamenti E poi i Gogmagog con Matrimonio segreto di Virginio Liberti, fondatore di Egumteatro. In scena il dialogo fra una coppia, i bravi Rossana Gay e Carlo Salvador. Una coppia che si interroga sul senso della propria vita a due. Dove la donna, come al solito, è la prima a infrangere il tabù dei silenzi e delle omissioni. I due non discutono dal tinello di casa, ma, paradossalmente, in pubblico, da una mostra fotografica dove foto di donne sgranate si susseguono in astratto bianco e nero. Dal possibile tragico alla ricomposizione dei due, dopo un evento assai traumatico, dove però solo al femminile si può restituire complicità, salvezza e futuro. Gogmagog foto Lucia Baldini Gogmagog foto Lucia Baldini Visto a Castiglioncello-Festival Inequilibrio, Castello Pasquini, il 4 e 5 luglio 2015 FacebookTumblrPinterest Tags: featuredrenzia.dinca Autore: renzia.dinca Si è laureata all’Università di Pisa. Giornalista dal 1985, ha collaborato con Hystrio, Sipario, Rocca, Il Grandevetro, Il Gazzettino di Venezia, Il Tirreno, La Nazione, Il Giorno, Sant’Anna News. Lavora come consulente in teatro e comunicazione. Ha condotto ricerche universitarie per le riviste Ariel e Drammaturgia e svolto tutoraggio di master universitario di Teatro e comunicazione teatrale per l’Università di Pisa. Ha pubblicato in poesia Anabasi (Shakespeare & Company, Bologna 1995), L'altro sguardo (Baroni, Viareggio 1998), Camera ottica (ivi, 2002), Il Basilisco (Edizioni del Leone, Venezia 2006) con postfazione di Luigi Blasucci, L'Assenza (Manni-Lecce 2010) con prefazione di Concetta D'Angeli, Bambina con draghi ( Edizioni del leone, Venezia 2013) con prefazione di Paolo Ruffilli. È inserita nella rivista Italian Poetry della Columbia University.Come saggista teatrale il volume Il teatro del cielo (Premio Fabbri 1997), Il gioco del sintomo (Pacini-Fazzi, Lucca 2002) su un’esperienza di teatro e disagio mentale, La città del teatro e dell'immaginario contemporaneo (Titivillus, Corrazzano 2009), Il Teatro del dolore (Titivillus 2012), su una esperienza ventennale di teatro e disagio mentale presso La Città del teatro. Per Garzanti uscirà un saggio sul Metodo mimico di Orazio Costa. Come autrice di teatro sono stati rappresentati Ars amandi-ingannate chi vi inganna ed uno studio per Passio Mariae con video di Giacomo Verde. Collabora come performer con musicisti, tra i quali il maestro Claudio Valenti, che hanno composto brani inediti sui suoi testi ispirati al Il Basilisco e L'Assenza. © Copyright 2015 — Rumor(s)cena . Tutti i diritti riservati - contatti: direttore@rumorscena.it / Privacy Rumor(s)cena è iscritto al nr. 4/11 del Registro Stampa del Tribunale di Bolzano dal 16/5/11 - direttore responsabile: Roberto Rinaldi in redazione: Annalisa Ciuffetelli, Valentina Cirri, Renzia D'Incà, Emilio Nigro, Claudia Provvedini, Paolo Randazzo, Anna Vittorio, Francesca Romana Lino, Claudia Provvedini, Simona Frigerio, Fabio Francione, Vincenzo Sansone, Olmo Missaglia webmaster: notstudio soluzioni grafiche

sabato 11 luglio 2015


E' nato il Teatro della Toscana su RUMORSCENA di Roberto Rinaldi by renzia.dinca PONTEDERA – La Sala grande (dedicata a Thierry Salmon) del Teatro Era, gremita di persone, in una cocente mattinata di sole africano, un parterre che vede mescolate generazioni, storie, competenze e provenienze geografiche ed umane diverse: tutto questo per inaugurare ufficialmente in conferenza stampa a Pontedera (in precedenza a Firenze), la nascita del connubio fra il “fiorentinissimo” Teatro della Pergola e il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, in provincia di Pisa. Si tratta di una svolta storica di non poco conto per il teatro italiano, sicuramente per la Toscana dal punto di vista fenomenologico. Un po’ perché il Teatro della Pergola rappresenta e ancora, la struttura più “ borghese” fra i teatri della città di Dante, un po’ perché la non lontana Pontedera, più famosa per la Vespa e per le lotte operaie anni Settanta contro il padronato Piaggio, ma qui e non a caso qui ed ora, con l’ esperienza ultratrentennale del CSRT, hanno trovato una complicità e non solo per un mero assemblaggio di “cartelloni”. A monte del civile matrimonio artistico, la recente legge di ristrutturazione del segmento teatrale nazionale-che all’interno del FUS, ha ridisegnato la mappa dei teatri italiani e ha designato proprio Firenze col Teatro della Pergola e Pontedera col suo Centro Teatrale (CSRT), il cuore istituzionale del nuovo Teatro della Toscana, unico in Regione e insieme a soli altri sei Teatri nazionali in Italia. Avremo tempo per comprendere e approfondire il senso dell’operazione culturale e anche antropologica del connubio. Molta è, sul piano storico e artistico, la differenza di patrimoni culturali che le due diverse realtà teatrali artistiche, hanno alle spalle, nei rispettivi processi di nascita ed evoluzione storica. Tuttavia è interessante rilevare come le differenze, in tempo di crisi, possano o meglio potrebbero risvegliare nuove linfe a tutto vantaggio sia dei lavoratori dello spettacolo sia del servizio culturale che il Teatro deve al Paese e al suo pubblico. E allora, cosa ci aspetta fra Firenze e Pontedera (e reciproci dintorni regionali) al di là delle due stagioni complementari, con ben 29 spettacoli, tra i due teatri- stagioni, da ottobre a giugno 2016, che uniscono repertori classici a sperimentazioni? Luca Dini, presidente di Fabbrica Europa e direttore del Centro di Pontedera, sostiene che “raramente si può incontrare una stagione teatrale quale questa presentata dal neonato Teatro Nazionale in Regione Toscana, che unisce il passato col presente, le diverse generazioni fra Firenze centro e Pontedera, quale cittadina sulla quale convergono pubblici più disparati, anche dato il lavoro sul territorio che da sempre la Fondazione pontederese ha svolto nel tempo“. Ne fa fede l’attuale sindaco di Pontedera Millozzi, in conferenza stampa, insieme a Roberto Bacci, direttore artistico storico del CSRT e a Marco Giorgetti, direttore fiorentino del Teatro della Pergola. Lo stesso Roberto Bacci, direttore artistico del CSRT- realtà internazionale col suo Workcenter Grotowski-definisce “il lavoro di ben 41 anni del gruppo, come una anomalia necessaria” e ricorda le parole di un ex sindaco della città di Pontedera oggi Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi: “Siete stati in grado di far riflettere una città operaia sul chi siamo da dove veniamo”. Certo: aver ospitato a Pontedera da parte di Bacci & Company un certo Jerzy Grotowski, sul quale generazioni di studiosi e teatranti si sono confrontati sia sui libri di studio che sul campo, è stata un’avventura ed una scommessa. Oggi che il lavoro del Maestro è stato portato avanti da due punte di diamante a livello internazionale come Mario Biagini e Thomas Richards, il Centro Teatrale di Pontedera si rinnova come spazio focale di energie che non possono che crearne di nuove così come, in prospettiva, essere culla di altre sinergie. Non a caso, sono stati sollecitati a testimoniare dell’esperienza quarantennale pontederese Dario Marconcini, direttore del Teatro di Buti e figura storica fra i fondatori del CSRT con Giovanna Daddi nonché Carla Pollastrelli da sempre in CSRT, anche traduttrice dal polacco di Jerzy Grotowski. Il cartellone della due stagioni settembre-dicembre e gennaio-giugno 2016, è davvero un piatto ricco. Si parte con la prima assoluta del giapponese Takahiro Fujita (nato nel 1985) per poi passare alla Compagnia Civilleri|Lo Sicco ed al maestro Dario Marconcini col suo Pinter, a Virginio Sieni, a Carrozzeria Orfeo coi suoi Animali da bar, Michele Sinisi, Michele Santeramo, a Gli Omini, a César Brie e conclude con Gabriele Lavia in Dostoevskji e Roberto Bacci, di rimando, con Memorie dal sottosuolo con Cacà Carvalho. La seconda parte della stagione di prosa del Teatro Era, riprende a gennaio con Silvio Orlando in forma di commedia, poi Marco Baliani, Sergio Rubini con Fabrizio Bentivoglio e Isabella Ragonese, Antonio Latella, Umberto Orsini diretto da Massimo Popolizio in The price di Miller, Alessio Boni, Toni Servillo, un debutto di Roberto Bacci con Lear, poi Claudio Morganti ed Elena Bucci, per finire coi Motus. Pontedera, 3 Luglio 2015 Teatro Era Conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale del nuovo Teatro della Toscana. Firenze-Teatro della Pergola e Teatro Era Pontedera