martedì 5 aprile 2016


Nasce l’Accademia dell’Uomo Conversazione con Pier Paolo Pacini e Iacopo Braca Posted by renzia.dinca Firenze. E’ nato un progetto di largo respiro formativo teatrale, ideato e coordinato da sotto la cupola del Brunelleschi attraverso il Teatro della Pergola, designato dal FUS Teatro Nazionale della Toscana in partnership con Teatro Era di Pontedera, uno dei sette teatri nazionali del Paese. Si tratta dell’Accademia dell’Uomo realizzata dal Centro di Avviamento all’Espressione, il Centro di formazione teatrale della Fondazione Teatro della Toscana in collaborazione con la Beyouman Academy, con sede presso il nuovo polo della formazione: il Teatro Studio di Scandicci. Molto incuriositi dalla denominazione data al Progetto, dalla compartecipazione delle maggiori istituzioni teatrali toscane e nazionali in una progettualità educativa e formativa in linea con la riqualificazione ministeriale che nel 2015 ha cambiato l’assetto del teatro pubblico e privato in Italia, abbiamo deciso di saperne di più e così ne abbiamo parlato con il fiorentino Pier Paolo Pacini (attore, regista, scenografo già allievo di Orazio Costa al MIM, oggi ideatore con Marco Giorgetti, direttore del Teatro della Pergola e con Riccardo Ventrella, responsabile della Comunicazione dello stesso Teatro) e con Iacopo Braca, fondatore di Beyouman Academy. RUMORSCENA-Pier Paolo Pacini, lei è ideatore e coordinatore del Progetto Accademia dell’Uomo. Vuole raccontare qual è stato il suo percorso di formazione che l’ha portata a questo importante traguardo professionale? Pier Paolo Pacini-Mi sono avvicinato al metodo Mimico di Orazio Costa già da quando avevo 14 anni. Iniziai a frequentare la scuola di Paolo Coccheri (N.d.R. Coccheri è stato allievo di Costa, attuale e storico organizzatore instancabile di numerose iniziative culturali e sociali nella sua Firenze e in Italia, una per tutte Angeli della città), perché ero interessato alla pratica yoga. In seguito dopo essermi diplomato al Liceo, incominciai a frequentare la Scuola di Orazio Costa. In quella fase della mia vita volevo diventare attore. Entrai nella Scuola di Espressione Teatrale fiorentina diretta dal Maestro. Era il 1979. Ho praticato la Scuola di Mimica per due anni con allievi di Costa e un terzo anno con Costa stesso. I risultati del mio lavoro d’attore erano buoni, ma non avevo interesse ad intraprendere quella carriera. In realtà volevo fare il regista. Nel 1987 iniziai a occuparmi di Lirica come assistente alla regia, nel 90 divenni collaboratore di Piero Faggioni, anche lui ex allievo costiano e andai a lavorare in Francia come regista. A seguire, l’esperienza londinese dove sono stato a stretto contatto con drammaturghi quali Sara Kane ed il gruppo Angry yaung men (N.d. R. portati da Barbara Nativi a Firenze nel circuito Intercity al Teatro della Limonaia). La mia carriera poi decollò col Peer Gynt di Ibsen con musiche di Grieg al Comunale di Firenze nelle vesti di regista. In quel lavoro misi a punto una regia “costiana”per attori, sia come lettura scenica che come approccio al testo. RUMORSCENA-Ci può descrivere, a grandi linee, qual’ è l’impianto ideologico della nuova Scuola che è appena partita al Teatro Studio di Scandicci? Pier Paolo Pacini- Il progetto dell’Accademia dell’Uomo prevede la nascita di un polo formativo non convenzionale. L’obiettivo è il recupero e lo sviluppo di un naturale istinto espressivo sia comunicativo che emotivo. Si avvale del metodo Mimico di Orazio Costa e dell’esperienza della Beyouman Academy.Entrambe le esperienze educative, quella Mimica costiana e quella recente ideata da Iacopo Braca (già attore di Teatro Sotterraneo), sono tese allo sviluppo delle capacità espressive degli adulti e dei giovani anche al di fuori dello specifico del lavoro per il palcoscenico, insomma finalizzate alla formazione umanistica, emozionale e comunicativa. La Scuola è partita il 29 marzo e prevede una prima fase che ha come tema un percorso sull’intelligenza emotiva tenuto da Alessandra Niccolini e Marisa Crussi (entrambe allieve storiche fin dal MIM sotto la direzione di Costa) e da Iacopo Braca. Il corso verte sui caratteri “ I personaggi di Shakespeare: una guida all’intelligenza emotiva”. La seconda fase del corso sarà biennale a partire dal prossimo ottobre. Abbiamo provato ad allargare l’offerta sul Metodo Mimico che già è attiva da anni grazie ai corsi tenuti presso il Teatro della Pergola. RUMORSCENA-Iacopo Braca lei è un giovane e già ex attore ( fondatore del Teatro Sotterraneo) che ha lasciato la professione per diventare regista e formatore. Ci racconta il suo percorso intellettuale che l’ha portata a diventare docente e responsabile della Iacopo Braca Beyouman Academy ( fra l’altro lavora come coach con l’Ospedale Mayer di Firenze)? Iacopo Braca- E’ che ad un certo punto della vita, ho attivato un mio percorso oltre la scena. Ho lasciato il Teatro come esperienza attiva due anni fa. Nel frattempo ho praticato la Meditazione del cuore a Londra e Milano e la PNL. Due percorsi che portano, l’uno alla ricerca del sé più profondo e l’altro alla ricerca di relazione con altro da sé, quindi in gruppo ed anche in funzione aziendale. Insomma volevo mischiare l’esperienza del sé, la meditazione, col percorso dell’agire. RUMORSCENA In effetti un percorso insolito, il suo. Braca-Volevo andare oltre. Non più lavorare sulla messinscena ma sulla persona. La Scuola Accademia dell’Uomo che si apre a Scandicci, parte dall’Uomo in senso filosofico. Lavoreremo in stretto contatto io insieme ad Alessandra Niccolini e Marisa Scussi con la Scuola per allievi non professionisti di diverse età e provenienze. Per approfondimenti ed iscrizioni: sito del Teatro della Pergola- Teatro Nazionale della Toscana

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