martedì 12 maggio 2020


INTERVISTA a Franco D'Ippolito- direttore artistico del MET

PRATO

RUMORSCENA: qual è la situazione attuale al MET e cosa state facendo per far riemergere l'Ente da questa gravissima crisi di settore a causa del COVID-19? Quando pensa potrete ricominciare a lavorare e quali saranno secondo lei i problemi da affrontare per ripartire?

D'IPPOLITO: Stiamo facendo quello che ci è consentito provando a immaginare possibili scenari. Il Teatro è stato chiuso l'otto Marzo. Io stesso da direttore sto lavorando in Remoto. E' necessario azzerare alcune questioni a livello di Amministrazione rispetto al lavoro che già avevamo programmato avendo chiuso in anticipo le attività annullate per forza maggiore dall'emergenza sanitaria. Il nostro obiettivo attuale è quello di cercare di recuperare il pregresso riproponendo a Produzione programmata sia per gli artisti che per i tecnici. Un obiettivo che speriamo di poter realizzare dentro lo scenario possibile di una riapertura. L'ipotesi a cui lavoriamo è quella di riprendere da dopo Ferragosto ossia ricominciare a lavorare con una proroga della Stagione 2020/2021 con la realizzazione del Festival Contemporanea previsto dal prossimo 20 Settembre. La Stagione calendarizzata non è stata contrattualizzata, quindi l'unico scenario possibile a cui agganciarci è quello preesistente dal momento brutalmente interrotto dell' otto Marzo. Se riusciremo a riprendere la nostra attività sia di palcoscenico con gli spettacoli che di platea con la presenza del pubblico (settembre o dicembre o Gennaio 2021), sarà necessario rivedere tutta l'organizzazione delle attività dal punto interrotto. E se ripartiremo, come tutti ci auguriamo, non sarà in modo normale. Dovremo convivere col contagio. Stiamo lavorando con l'AGIS per proporre un protocollo con scienziati per capire insieme le modalità. Si riaprirà nell'interesse della salute di tutti i lavoratori, degli artisti e del pubblico, ma è necessario riaprire perchè abbiamo bisogno del Teatro! Oggi la stragrande maggioranza dei lavoratori del Teatro sono a reddito zero. Dobbiamo riportarli al loro posto di lavoro. Per quanto riguarda il pubblico: la nostra idea è quella di ridurre di 1/3 la capienza dei nostri Teatri. Per cui il Metastasio da 600 posti ne conterrà 200, il Fabbricone da 360 ne conterà 120 e cosi' il Magnolfi. Al Metastasio avremo uno spettatore ogni due sedie vuote. Le file saranno occupate in alternanza: una sì e l'altra no. Stiamo ragionando con degli architetti per capire come fare per restituire al futuro pubblico il piacere di tornare a teatro dentro un luogo di bellezza, evitando la sensazione di disagio, come quello di fruire uno spettacolo dentro uno spazio di guerra.
Il primo comandamento che ci siamo dati è quello di riuscire a mantenere il binomio Arte e Bellezza: la situazione del settore è difficile ma siamo in grado di farcela.

RUMORSCENA: A livello dei vostri rapporti col Ministro del Turismo e Spettacolo Franceschini, cosa sta accadendo rispetto alla ripresa del lavoro?

D'IPPOLITO: Per quanto riguarda la ripresa economica dei lavoratori nel Decreto Cura Italia: dovrebbero esserci inclusi degli ammortizzatori sociali. Stiamo collaborando col ministro Franceschini e i suoi uffici per definire un biennio speciale in stato di emergenza. L'anno 2020 è andato perduto. Il 2021 rischierà pesantemente le attività sospese dal 2019/20. Tutti lavoreremo per un rientro graduale: la prospettiva è quella di una nuova normalità però diversa da prima che ricominci dal 2022 nel senso che torneremo ad una proposta calendarizzata delle attività e della Stagione triennale solo dal 2022. Quindi non ci sarà una Stagione triennale regolare 2021/2023 ma una programmazione speciale per due anni fino al 2022. L'ambizione è quella di definire proprio dal 2022 una nuova normalità sia organizzativa sia per gli artisti che per i lavoratori del MET in una prospettiva a cui stiamo pensando in cui ci sarà un modo diverso di fare Teatro in totale libertà creativa per gli artisti dentro un tempo per ora sospeso.

RUMORSCENA: Cosa pensa del dibattito attuale sul ruolo dell'artista di teatro in tempi di Covid 19 e Social? È favorevole a questo spostamento di campo dal teatro dal vivo ai Social?

D'IPPOLITO: Sono favorevole. L'Artista vive in questo momento l'occasione per ampliare in maniera decisiva il dialogo e il confronto con altri artisti e con se stesso. E' questo un fattore importantissimo nell' adesso e nel dopo emergenza. Ben vengano quindi piattaforme sui social utili quando si possa veicolare l'arte teatrale per i propri lavori artistici o come esempio di archivio in Rete come sta accadendo su FB o su canali privati come Whatt's up. Tutto questo aiuta a mantenere un dibattito vivo fra artisti, operatori e un collegamento virtuale col pubblico. In attesa di un ritorno allo spettacolo dal vivo. Sono gli artisti il nostro propulsore di idee. Il loro “narcisismo” è in funzione dell'arte e della creazione quindi ben vengano proposte e idee da parte loro.
Per quanto riguarda invece la mia responsabilità di Direttore di un Teatro Pubblico sugli artisti, tecnici e organizzatori, sta a me garantire una maggiore incisività di prospettive lavorative. Coloro che oggi sarebbero sotto scrittura e non hanno contratti, posso provare a garantire loro lo stesso reddito, le stesse giornate lavorative nel momento in cui ci sarà la ripresa di Settembre. Il mio primo criterio da funzionario per gli Artisti e lavoratori del MET è il recupero della Produzione con la riprogrammazione delle attività interrotte l'8 Marzo. Per il momento: arrivederci a Prato al Festival Contemporanea dal 20 Settembre.





Intervista a ANGELA FUMAROLA direttrice artistica (con Fabio Masi) di ARMUNIA e Festival Inequilibrio

ROSIGNANO MARITTIMO ( Livorno)


RUMORSCENA : qual è la situazione attuale ad Armunia e cosa state facendo per far riemergere le attività produttive, le Residenze e il Festival In/Equilibrio da questa gravissima crisi del settore dovuta al COVID 19?
Quando pensa si possa ricominciare a lavorare e quali saranno i problemi da affrontare per ripartire?

FUMAROLA: Ad Armunia continuiamo ad utilizzare dalla chiusura di Marzo degli spazi e delle attività, lo strumento digitale: un tavolo di riunioni in team. Le teniamo in collettivo anche con i tecnici e il personale di accoglienza una volta alla settimana in video chat, mentre con l'ufficio stampa e social team ne facciamo una al giorno. Abbiamo anche aperti dei tavoli internazionali. L'eccezionalità della fase ci porta ogni giorno anche sui tavoli regionali delle residenze artistiche toscane. Per quanto riguarda il Festival In /Equilibrio (spostato a Settembre), il compito degli operatori è quello di creare le condizioni per la cura degli artisti come da protocolli Regione Toscana e come priorità insieme alla Compagnia Kilowatt Capotrave (Sansepolcro-Arezzo). Ma non voglio adesso parlare del problema attuale perchè preferisco pensare al futuro che voglio immaginare in termini di desideri. In questo momento di totale incertezza con tutte le attività sospe In /Equilibrio a Settembre. Abbiamo ancora l'obbligo di impedimento di trasferimenti fra Regioni, cosa che per le nostre collaborazioni artistiche sono necessarie. Sono saltate le ospitalità internazionali previste a Giugno-Luglio con la Cina e col Canada spostate al 2021. Il nostro Festival si terrà tutto all'aperto nella cornice degli spazi fra le mura medievali del Paese di Rosignano Marittimo. Non prevediamo la partecipazione di pubblico se non dei cittadini dai propri balconi. Non vogliamo parlare di recupero del calendarizzato nella stagione bloccata, quanto piuttosto guardare avanti. Oggi il tempo per noi di Armunia ha acquisito una dimensione non più lineare ma diagonale. La sfida che lanciamo insieme a Kilowatt è quella delle Residenze toscane di cui siamo capofila. Per questo abbiamo pensato a stilare e pubblicare il Bando per Residenza digitale già operativo (si trova su FB pagina:ARMUNIA). Servirà a trasformare la mancata prossimità fra gli artisti e degli artisti col pubblico, in un'altra dimensione: quella di un' agorà virtuale. Gli artisti sono invitati a presentare il loro progetto da dentro le proprie mura domestiche e avrà come canale il WEB. Come ne usufruiscono? Con un contributo individuale da interagire col pubblico della Rete. La nostra proposta certo non potrà sostituire le Residenze ma stimola nuove forme di ricerca autorale. Interrogarsi sul presente via piattaforme del Web, non potrà sostituire certo il Teatro dal vivo, tuttavia sono convinta che lo strumento del Web sia molto interessante in questo momento. Penso, per esempio, che gli adolescenti abbiano vissuto meglio di noi adulti questa fase dei due mesi in quarantena del COVID 19, in quanto loro a differenza di noi sono nativi digitali. I problemi che stiamo affrontando e le paure, riguardano oggettivamente la normativa relativa all'ordinanza sulla sanificazione degli ambienti di lavoro. Per quanto concerne alcune categorie di nostri lavoratori, immaginiamo si possano creare dei pannelli di divisio

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