mercoledì 4 settembre 2019


ORIZZONTI VERTICALI- Generazioni a confronto

renzia.dinca

San Gimignano (Siena)


Settima edizione del festival Orizzonti Verticali, diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari nello splendore della città di  San Gimignano : Connessioni creative  tra passato e futuro. Questo il sottotitolo del festival. Un programma ricco di proposte con “una mutevole e caotica contemporaneità che ci regalerà diversi spunti di riflessione e di visioni sul mondo e della giusta collocazione dell'uomo nella moltitudine”-si legge nel Programma. Settima edizione per cinque giorni fra teatro, danza, performance e incontri tra pubblico artisti e critici, che vale e conferma la proposta e l’offerta creativa e ricettiva di Orizzonti Verticali. Infatti la location del Festival multidisciplinare a San Gimignano, città cardine fra Firenze e Siena per la bellezza paesaggistica così apprezzata da inglesi, tedeschi e americani che nello Chianti Shire hanno trovato seconda cittadinanza, è quanto di più valorizzato a livello culturale ed artistico in questa  nuova edizione 2019.  Il Progetto è nato nel 2013, fondato da Roberto Guicciardini. E’ stato curato dalla Compagnia Giardino Chiuso e dalla formidabile Fondazione Fabbrica Europa (già per il quarto anno consecutivo), che ha avuto in cantiere a Firenze progetti e compagnie internazionali  presso lo spazio della Leopolda.  Quello di Orizzonti Verticali  è un ricco programma con alcune Prime regionali ideato dentro uno spazio straordinario: le Torri della città che fra Firenze e Siena gode di uno spazio ideale per performance estive: basta sollevare lo sguardo e trovare i nessi fra ciò che da spettatori itineranti viviamo nelle piazze in presa diretta con le Compagnie in azione performativa o semplicemente di coordinamento organizzativo, nelle viuzze medievali, nei bistrot, nelle dimore storiche  che sanno di storia della Toscana, dalla più aristocratica e insieme  verace, dove si respira fra passato e presente un’aria da flusso di coscienza  tra medioevo e Rinascimento italiano. Ricco il parterre della danza: con Roberto Doveri e Nuovo Balletto di Toscana in Animanimale.  Ma anche Teatro d'autore  con Luca Scarlini in La penna e la spada e  con  Teatro Koreja in La Ragione del Terrore di Michele Santeramo per la regia di  Salvatore Tramacere, con Michele Cipriani e Maria Rosaria Ponzetta. E poi Silvia Battaglia/Bianca teatro in anteprima nazionale con Ballata per Minotauro. Ancora Danza d'autrice con la straordinaria Francesca Zaccaria  in prima regionale ( Zaccaria è in quota artisti di ALDES di Roberto Castello, già vista in primo step a Porcari a Lucca nello spazio  SPAM)  con: Carnet erotico. Un lavoro che avrà sviluppi significativi nella ricerca della danzatrice: è una summa di tecnica e immaginario femminile transnazionale con sguardo privilegiato da artista, coreografa e intellettuale sul pensiero orientale buddista.
La Compagnia Giardino Chiuso, già fondatrice del Festival, ha presentato in anteprima nazionale dentro il Palazzo della Propositura L'imputato non è colpevole, con la regia di Tuccio Guicciardini. Liberamente ispirato agli atti del processo Talaat Pascià, il lavoro presenta uno studio minimalista  in solo parlato, sul processo a carico di un giovane la cui storia personale e famigliare è apparentemente inattuale. Talaat Pascia, dopo una strage degli Armeni avvenuta nel 1921 (in Italia a Livorno nasceva il Partito Comunista ad opera di Antonio Gramsci), è il ministro turco. Il giovane  studente chiamato dalla sua cella in giudizio è un assassino comune o politico? la sua intera famiglia, secondo dichiarazioni rilasciate al Giudice, dalla madre alla sorella e fratelli, è stata sterminata. Ha visto violenze, stupri. Lui è il solo testimone. Cerca vendetta? sarà dichiarato non colpevole? molto bravi, in assenza completa di scenografia dove il pubblico è stato schierato sulle quattro pareti della sala del Palazzo della Propositura coi due personaggi schierati  l’un di fronte all’altro, i due attori  Sebastiano Geronimo e Bob Marchese nel ruolo del Giudice. Un lavoro che avrà sicuramente grandi possibilità di sviluppo. La tematica è quella dei genocidi  sul popolo curdo. solo curdo? uscendo col nodo alla gola dal bel Palazzo, su una Piazza Duomo dalla fenomenale bellezza (per citare Gianna Nannini che è di quelle parti), tante emozioni e riflessioni sulla Storia.  quella che si ripete.  La stessa sera  abbiamo visto  in spettacolo itinerante Juliette on the road liberamente tratto da Romeo e Giulietta di Cie Twain Phisical Dance Theatre con regia, testi e drammaturgia di Loredana Parrella e Aleksandros Memetaj.  una bella performance fra  Piazza Duomo, Piazza delle Erbe  e la Rocca di Montestaffoli (sempre San Gimignano ma solo in salita delle stradette). con azioni e testi (peccato non comprensibili per un pubblico in cerca di comprensione dei vari materiali e malgrado le casse ). ma poi, forse in pieno choc da bellezza che neanche il francese Marie-Henri Beyle vedi Stendhal  proviamo a chiederci: e chi è questa Giulietta? questa adolescente di 12-14 anni  che scappa. da chi? da cosa? tante corde, proprio corde intrecciate- i nodi ? come materiali di lavoro del gruppo in performance, fra Lei e i suoi alter ego. tanti legami nella sua vita di corsa. on the road. come i poeti americani anni Settanta.  Forse.  Forse dentro una morsa di controfigure sia maschili che femminili in azione,  che si ritroveranno assieme a lei, on the road, appunto, in uno spazio, quello in alto,  su vista alle tante torri abbattute, secoli fa, sulla rocca di San Gimignano. Uno spazio un  po giardino dei Ciliegi. un po Orto degli  Olivi,  quello del tradimento a  Cristo.



 Festival ORIZZONTI VERTICALI 

Arti sceniche in cantiere -VII edizione

Ministero dei Beni e delle Attività culturali/Regione Toscana/Comune San Gimignano /Siena)

 Visto a  San Gimignano ( Siena) 6 Luglio 2019

Nessun commento:

Posta un commento