mercoledì 11 ottobre 2017


renzia.dinca Pontedera. Si presenta come una Stagione coi fiocchi questa del 2017|2018 del Teatro Era di Pontedera -Teatro Nazionale della Toscana, la prima di un triennio, tanto da far dichiarare a Marco Giorgetti direttore generale del Teatro della Pergola di Firenze e Fondazione Teatro della Toscana uscente(da tre anni dopo la Riforma ministeriale in partnership con l’ex CSRT diretto da Roberto Bacci): questa stagione è più bella di quella della Pergola. Il programma in effetti è nutrito e spazia da eccellenze internazionali come il belga Jan Fabre, Daniel Pennac che sarà a Pontedera e non Firenze, e l’Odin Teatret di Eugenio Barba, una storica collaborazione artistica questa, con il Centro di Sperimentazione e Ricerca teatrale della città della Piaggio. Ma ci sono anche eccellenze della nostra drammaturgia italiana come Michele Santeramo, Carrozzeria Orfeo, Scimone /Sframeli, Marco Paolini, Leviedelfool , Simone Perinelli e Babilonia Teatri. Insomma un bel parterre di proposte per 25 spettacoli, 7 tra produzioni, coproduzioni e collaborazioni, 4 tra prime ed anteprime nazionali e una rassegna in matinée di Teatro Ragazzi. La conferenza stampa, alla presenza delle autorità politiche pontederesi con l’assessora alla Cultura Liviana Canovai ed il Sindaco Simone Millozzi, si è aperta con un video di illustrazione del nuovo progetto con un logo: la prua anche cavea di teatro insomma una nave-bastimento senza vele un po’ inquietante per la verità perché rassomiglia ad una nave internazionale da crociera, che tiene insieme o almeno prova, attraverso fili immaginari pubblici e persone. Introdotto da Luca Dini direttore del CSRT il nostro è uno dei progetti più innovativi in Italia e anche in Europa . Creiamo un pubblico variegato, Marco Giorgetti ha sottolineato come ci siano state “discussioni con i partner sulle programmazioni e sulle attività come sulla questione dei finanziamenti. Non sempre credevo in certe proposte per mia ignoranza”. Invece alla fine l’intesa sulla stagione è stata raggiunta, per il bene superiore di un’idea di comunità dentro la Fondazione. Sottolinea come siano circolate leggende metropolitane da altre città come Milano, Roma e altre, sul tema del pubblico- novemila presenze secondo dichiarazione dell’assessora pontederese Canovai: abbiamo chiuso il bilancio 2016 in disavanzo mentre chiuderemo quello del 2017 in attivo. Luca Dini rilancia, dopo l’intervento di Giorgetti, sottolineando come quello del Teatro Nazionale della Toscana, sia uno dei progetti più innovativi non solo in Italia ma in Europa anche per la sfida rispetto al pubblico che deve essere variegato e forse più in collegamento col territorio. A seguire l’intervento di Gabriele Lavia consulente artistico della Fondazione che debutterà proprio a Pontedera con Il Padre di Strindberg. Lavia da gran attore qual è, si cimenta in una micro performance fra storia delle origini greche del teatro da Delfi a noi, tracciando in una specie di metaforica vicenda forse tutta un po’ interna ai referenti – due aquile lanciate da Giove, che si ritrovano, finendo con una perorazione rivolta ai politici “ il Teatro è santo. Il Teatro sarà sempre fatto così. Come le lasagne della nonna”. Prende la parola Roberto Bacci grazie Lavia per il tuo voto di povertà, per sottolineare che oltre i ben 43 ani di storia del CSRT la Stagione non è stata solo il fulcro delle proposte dell’allora teatro sperimentale di provincia rammentando la collaborazione straordinaria in residenza artistica con Jerzy Grotowski che è stata alla radice delle figure oggi istituzionali che a Pontedera hanno anche creato un potenziale contributo allo studio universitario di figure uniche del Teatro novecentesco come appunto Grotowski. E il progetto anche editoriale CSRT si confronta sui quattro volumi curati da Carla Pollastrelli ( fra le quali lo stesso Roberto Bacci Giovanna Daddi e Dario Marconcini- fondatori del Teatro di Buti, che saranno in cartellone con due produzioni), fra pochi giorni presentati a Roma. Oltre che alla importante esperienza internazionale del Work Center- Mario Biagini Thomas Richards, ancora con base a Pontedera e che a Pontedera ha formato attori e anche Compagnie come quella di Cacà Carvalho, che oggi gira l’intero Brasile.

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