venerdì 23 dicembre 2016


renzia.dinca SPAM! Last but not least Intervista a Roberto Castello-rassegna di danza teatro e musica Porcari (Lucca) RUMORS: La rassegna di danza teatro e musica Last but not least nasce e si compie nelle ultime due settimane del 2016 Castello: Avevamo ipotizzato una stagione diversa ed uno spazio diverso, quello della ex Cavallerizza a Lucca, luogo polivalente in restauro, ma a novembre non avevamo ancora ricevuto i finanziamenti della Regione della programmazione triennale e quindi abbiamo dovuto ripensare uno spazio di recupero ed abbiamo ripiegato sul nostro spazio storico Spam a Porcari. La rassegna Last but not least, (che ha come logo un Dodo-animale estinto, pennuto uccello australiano, una volta scartata l’ipotesi di un Panda), nasce quindi all’insegna di realtà fra il teatro contemporaneo e la danza, meritevoli di uno sguardo più specifico da parte di un pubblico smaliziato, come quello di SPAM. In cartellone ho voluto Simone Perinelli (20 dicembre con Requiem for Pinocchio), un attore regista e drammaturgo di cui apprezzo lo stare il scena, a cui seguiranno serate di danza con poetiche diverse (il 22 e 26). Protagonisti di queste sono Simona Bertozzi con Prometeo: il dono, della Compagnia Simona Bertozzi/NEXUS. Di lei, che è una coreografa pura, apprezzo il dinamismo, il lavoro sull’ aspetto cinetico. A seguire Stefano Questorio con ALBUM (produzione Stefano Questorio/ALDES): ha dimensione teatrale non verbale, reminescenze punk. Entrambi gli artisti provengono dall’ambiente creativo di Bologna. Il 26 è la volta di Francesca Zaccaria e Fabio Ciccalé. Zaccaria con Carnet erotico-studio “cartoline del piacere realizzate come brevi racconti per immagini”, è ai suoi primi lavori come autrice e performer (già al Teatro della Tosse, ora a SPAM in anteprima regionale, è una danzatrice formata in Italia e poi in Germania. Diplomata alle Belle Arti, è pittrice. L’ho incitata a fare questo lavoro. Gli aspetti di danza e pittura sono presenti nella complessità della sua ricerca dove la componente visiva e visionaria sono centrali. Con INDACO-un colore per un danzatore Fabio Ciccalé è artista originale, con una poetica segnata da un grande talento, lavora sul movimento con strutture esatte, è coerente nel suo lungo percorso e anche divertente. Il 28 ci saranno Giovanna Daddi e Dario Marconcini con Minimacbeth. Un lavoro firmato da Andrea Taddei. Si tratta di un recente allestimento nato presso il Teatro di Buti (Pisa-Pontedera), che è un po’ un testamento artistico di due grandi pluripremiate personalità del Teatro nazionale di ricerca. Il 30 Marco Schenevier/TIDA- Theatre danse, valdostano con un lavoro delizioso, visto e premiato al Be festival 2015 di Birmingham. Rumorscena: Ad ogni incontro segue una “coda” musicale, dove si può anche ballare Castello: Sì. La parte musicale è curata da LIVE Dance Club (Organic Groove Deep beat, Emma Morton Quartet e altri), una collaborazione con Barga Jazz. Torno al tema: l’arte contemporanea richiede forme, chiede espressione e si è guadagnata la fama di essere poco piacevole. Bisogna ricreare la fiducia per gli spettatori. Fare arte può essere piacevole, come anche l’andare a teatro. E’ un dovere attuale da parte degli artisti. I musicisti dal vivo che improvvisano fanno scatenare le persone nelle danze, è un loro ruolo artistico. Ad ogni incontro teatrale della rassegna segue un incontro musicale live. Per dare spazio al ballare free, favorendo l’abbandono in una dimensione dichiaratamente analogica. Con poca amplificazione, dentro una dimensione umana di festa. un gesto politico, insomma. Rumors: torniamo alla progettualità di ALDES. Cosa bolle in pentola per i prossimi anni? Castello: Il logo del Dodo in Last but not least, è sinonimo non tanto del Panda ma di considerazioni più generali sugli intenti obiettivi, sulle linee guida di ALDES intese come premesse ideologiche. Intendiamo la nostra programmazione in quanto depositaria di una funzione pubblica, come risorsa economica di qualità. Penso che la pratica e frequentazione dell’arte sia crescita collettiva con funzione di ricaduta sull’economia delle persone. Pensiamo che il mondo ci è stato dato in prestito e che dovremmo restituirlo come l’abbiamo trovato. L’operatore culturale deve essere un veicolo, uno stimolo costante all’apprendimento. Il sapere non è statico, l’arte ne è un esempio, il pensiero è dinamico, implicita conoscenza delle frequentazioni dell’arte. Penso a dati OCSE: nel 2013 il 47% di 24 Paesi esaminati c’è analfabetismo. Ci sono persone che non riescono a comprendere cosa firmano. Anche fra laureati. Ci sono persone che hanno smesso di pensare. Il desiderio di sapere non deve smettere mai di essere alimentato, ché le società devono assumere decisioni appropriate. Perché non è vero che tutto può essere comprato, altrimenti non vale niente. E’ un pensiero questo di classi dirigenti del recente passato. Assistiamo adesso al fenomeno dell’immaterialità del valore finanziario del denaro: ogni 12 euro 11 non valgono niente. Per un artista la curiosità è un valore. Nulla va mai dato per scontato per chi fa questo mestiere. RUMORS: quali sono gli obiettivi di ALDES per il prossimo futuro in sede locale? Castello: Nel 2016 è iniziata la triennalità concertata con Regione Toscana. C’è una apertura con il Comune di Lucca che prevede l’ utilizzo della ex Cavallerizza, uno spazio indirizzo polivalente che allestito come sala teatrale può contenere gradinate per 200-300 persone. Si tratta di uno spazio con destinazione d’uso polivalente a fianco del Teatro del Giglio. La nostra programmazione sarà per il 2017-18 nella ex Cavallerizza. E’ prevista anche una programmazione estiva sulle Mura della città di Lucca. La nostra sede SPAM di Porcari rimarrà come sede amministrativa, spazio di prove ma anche luogo di ospitalità degli artisti internazionali in quanto agibile come foresteria. Rumors: Castello, può parlarci delle linee guida artistiche del progetto triennale ALDES oltre i confini della Toscana? Castello: Sostenere l’opera dei più significativi artisti emergenti in linea con una continuità delle produzioni. Come ALDES abbiamo sempre presentato e promosso artisti di impronta europea ed internazionale. Portare qua eccellenze artistiche per far conoscere e importare estetiche e modalità di lavoro straniero. Un esempio: riuscire a fare un bel lavoro in direzione della cultura africana non in chiave folcloristica. Abbiamo dell’Africa un’idea sbagliata, riduttiva, discriminatoria. Esistono tensioni politiche post coloniali, viviamo in un mondo di complessità. Ultima cosa: come associazione vorremmo creare con altre strutture il recupero di opere monografiche. Un solo esempio: Victor Cavallo di cui ricordo spettacoli memorabili. Non ci sono solo PP Pasolini e Fellini nella memoria storica del Paese. Con la città di Lucca stiamo anche creando un legame con le scuole attraverso Aline Nari e Giacomo Verde.

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