venerdì 25 dicembre 2020
domenica 22 novembre 2020
Volterra per Città Capitale
della Cultura
Volterra,
16 novembre 2020:da comunicato ufficiale Volterra entra nella short list e
prosegue il suo cammino verso il 2022 per il titolo di Capitale
italiana della cultura
In questa giornata infatti la città è stata
indicata nella decina finalista e unica toscana, scelta tra le 28
candidate di cui sono stati valutati i dossier progettuali dalla Commissione
nominata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
presieduta da Stefano Baia Curioni.
La candidatura di Volterra vede
protagonista la città e l’intero territorio (oltre 50 Comuni hanno partecipato
o aderito al progetto) ed è intitolata Rigenerazione umana, tema che qui
ha radici profonde, a partire dalle esperienze della Compagnia nata nel Cacere
della Fortezza e dell’ex Ospedale psichiatrico.
Volterra ha dato l’immediata disponibilità a collaborare con le altre città
finaliste per costruire un palinsesto comune che possa diventare una vera
occasione di rete tra le città italiane di media e piccola dimensione.
“Siamo molto contenti del risultato che è il frutto
di un lavoro costante costruito in questi mesi di candidatura. Il dossier è uno
strumento che ci servirà anche per gli anni futuri”
commenta il Sindaco di Volterra Giacomo Santi “Chiediamo
al Ministro Franceschini e al Presidente della Commissione
Baia Curioni di convocare quanto prima una riunione tra tutte le città
finaliste. Vogliamo proporre di costruire una vera e propria rete di Sindaci per
il 2022, con un palinsesto comune che rimandi da una città all’altra e
che possa coinvolgere anche le città che non sono arrivate in finale: vogliamo
superare l’Italia dei campanilismi”.
Il Presidente
della Regione Eugenio Giani, che ha scelto di tenere tra le sue deleghe
quella alla cultura sottolinea: “Mi associo alla soddisfazione di tutta la
Toscana per questo risultato, Volterra in questa competizione è il baluardo
dell’intera Regione. La capitale dell’Etruria ha tenuto il
passo dimostrando una grande vitalità culturale e oggi diviene l’espressione di
un intero territorio, che grazie al percorso di candidatura può manifestarsi al
meglio attraverso una città che diventa essa stessa il simbolo della cultura".
Nel comunicato ufficiale si legge anche la dichiarazione di
Paolo
Verri, direttore della candidatura di Volterra 22 dove sottolinea “In linea con il
progetto New Generation EU, vogliamo essere una piattaforma che
accolga i progetti di tutte le città che hanno lavorato in vista del 2022 e che
credono nella cultura come motore di sviluppo dei territori. Sicuramente,
emergenza Covid permettendo, vorremmo invitarli tutti a Volterra per
l’inaugurazione dell’installazione natalizia in alabastro realizzata
dagli artigiani alabastrai insieme alla designer internazionale Luisa
Bocchietto”.
RI GENERARE uno slogan un Progetto di Area vasta local Toscana ed Europea
PISA
renzia.dinca
Un complesso lavoro faEnti pubblici e privati, quello che ha
contribuito al successo del Progetto di Volterra Capitale della
Cultura. Città di 10 mila abitanti in provincia di Pisa, unica in Toscana
(con l'esclusione persino del capoluogo Pisa e
di Lucca), è stata scelta dal Ministero del Turismo e Spettacolo, fra le
dieci candidate per il 2022 al ruolo di
Città Italiana della Cultura. Un asso nella manica per il futuro della
città di fama internazionale per il Museo Etrusco Guarnacci, la
collocazione strategica nella zona collinare dell'Etruria toscana
che richiama turismo da tutto il mondo in un territorio che si estende fra le
province di Pisa, Livorno e Siena, che vanta iniziative culturali di spessore
internazionale a cominciare dal lavoro trentennale di Armando Punzo con
la Compagnia della Fortezza nel Teatro-Carcere. Un successo
considerevole per la Giunta guidata dal Sindaco Marco Santi e per l'assessore pisano alle
Culture Dario Danti. Ne abbiamo parlato con tre figure professionali che
hanno lavorato col Comune alla progettualità
di Volterra Capitale
Massimiliano Zane, veneziano, è manager progettista culturale, consulente
strategico per lo sviluppo e valorizzazione del patrimonio, è coordinatore
della stesura del Dossier per la candidatura di Volterra città della Cultura
2022- Living Lab 21x21x21
Volterra, il Comune più
piccolo in corsa, è tra le 10 città finaliste candidate a Capitale italiana
della cultura 2022, una bellissima notizia, per la città tutta e per tutti
coloro che hanno reso possibile questo bel (primo) risultato. Lo spirito più
sincero della Capitale Italiana della Cultura il dossier di Volterra 2022, è
stato costruito dai cittadini per i cittadini, in un moto volto a favorire
l’inclusione e la crescita individuale e comunitaria. In questo senso il
processo di partecipazione è stato centrale nello sviluppo del dossier e
ha coinvolto l’intera comunità che ha abbracciato il progetto con entusiasmo,
responsabilità e la fiducia. Non è stata solo una ‘chiamata alle arti’, ma
anche e soprattutto voler proporre un nuovo modello di relazioni fra comunità e
stakeholder. Lo abbiamo fatto mettendo in campo strategie di rete innovative e
vincenti, definendo una nuova modalità di progettazione attraverso un momento
di comunanza attiva, di formazione e condivisione dei saperi e dando luogo a
una esperienza di innovazione sociale a partire dalla cultura e attraverso la
co-progettazione. Perché, parafrasando un noto spot: Per fare grandi
progetti non servono città grandi ma grandi città, e Volterra ne è l’esempio.
Ledo Prato è
segretario generale dell'Associazione MECENATE 90, senza fini di lucro
con sede a Roma che opera da oltre 30
anni in consulenze di Progetti culturali a livello nazionale
Il Comune di Volterra ci ha chiamato come consulenti
per il progetto Ri-Generazione
umana. Abbiamo lavorato per corredare il dossier progettuale non solo sul
Comune di Volterra ma sui territori di
Area vasta. Abbiamo collaborato con 50 Comuni per un Piano strategico d'Area
per la realizzazione del Dossier. Mecenate 90 è una agenzia culturale di facilitatori in progetti
culturali, noi costruiamo insieme alle nuove
generazioni
Credo che il fatto che la Giuria del Ministero abbia
segnalato 4 Comuni non capoluogo di Provincia fra le dieci possibili Capitali,
sia una segnale molto importante. Si tratta di una Giuria molto innovativa per
le scelte che ha fatto e testimonia la volontà di valorizzare risorse non
esplorate per la ripresa economica. Indirizza una strada possibile per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese
intero. Col Progetto Matera
Capitale europea iniziato
nel 2019, si erano già creati dei modelli di sviluppo. La rete allora era fra
Matera e altri sei Comuni.
A prescindere
dai risultati che e se ci saranno, a Volterra stiamo provando a investire sulle
Vocazioni territoriali. Anche in linea con direttive ONU. Non basta più
oggi la politica ordinaria. I progetti vanno radicati dentro la Storia del
territorio. E comunque il piano
strategico per Volterra Capitale,
accompagna e va oltre il Progetto attuale.
Entro il 18 Gennaio 2021 sarà deciso quale
Città italiana sarà Capitale della cultura 2022. se lavoreremo cosi di questo passo, potremmo anche superare nel 2021 il lavoro fatto a Matera nel 2019,
in una previsione dei prossimi cinque anni
La realizzazione del Progetto avrà a disposizione 1 milione di euro,
oltre a Fondi New generation found e nel
Recovery fund 2 miliardi per la Cultura e creatività, una nuova creatività
Il Team Progetto è stato creato dal Sindaco Giacomo Santi a Volterra nel 2018. Oggi per essere competitivi della
iniziativa ministeriale bisogna lavorare sulla qualità dei progetti. La strada
possibile: rivedere le linee guida per la Cultura per l' intero Paese nel post
Covid. Oggi ci chiediamo: coinvolgere tutti i Comuni o pensare ad un Piano
più ristretto? In quale direzione dobbiamo andare? Il testo non è stato scritto
da noi come Mecenate 90, ma in collaborazione. Non abbiamo ancora il piano
strategico. L' obiettivo è definire area strategica fra Comuni, che si
realizzi o meno il progetto Volterra
Capitale nel 2021, questo Piano va collocato dentro una visione di medio
periodo. L'Amministrazione di Volterra
ha accompagnato il processo sul futuro sviluppo economico sociale dell' intero
territorio toscano
PAOLO VERRI già
direttore Fondazione Matera Basilicata. Attualmente collabora col Comune
di Genova per il Sindaco Marco Bucci. Ha lavorato con Parma capitale della Cultura,
Expo di Milano e nell'Editoria
Sono 21 i
giovani come da Bando, che
hanno partecipato alla scrittura del dossier di candidatura per Volterra
Capitale, una città che ha solo10 mila abitanti.
Per Volterra Capitale la logistica era quella di
esprimere sensibilità, dare bellezza e
visibilità ai territori, dare loro voce.
Dovevano essere coinvolte le Piccole Città
ma fare di Volterra la
capofila. Il Progetto è dentro una visione europea che delinea il ripensare
i territori, la cultura e il turismo
secondo la linea legislativa del Bando
MIBACT 2017-2022 , Direzione Generale del Turismo
mercoledì 11 novembre 2020
Intervista a LAMBERTO BAVA regista cult internazionale
di fantasy
renzia dinca
Lamberto Bava, figlio
d'arte, è regista e sceneggiatore fra i più noti al mondo nel genere fantasy.
Esordisce nel 1980 con Macabro, prodotto e co-sceneggiato con
Pupi e Antonio Avati. Ha collaborato con Dario Argento in
Demoni e Demoni 2. Ha firmato le serie televisive di grande successo anni
Novanta: Fantaghirò con Alessandra Martines, Desideria
e Sorellina. Ha avviato i suoi primi passi da regista affiancando il padre Mario in
alcune scene di Schock del 1977 e del film TV La Venere d'Ille del
1978. Il padre Mario Bava è stato un antesignano del genere
horror italiano col film La
maschera del demonio, e divenuto famoso, per film dagli effetti speciali. Lamberto
Bava doveva essere presente a Lucca Comics edizione 2020,
(che ha comunque avuto luogo, sia
pure in formato molto ridotto), per via del COVID, e a La Spezia a
presenziare al docu-film: Bava Puzzle-Il
cinema fantastico di Lamberto Bava (oltre
che per suo nuovo romanzo), curato e firmato da Paola
Settimini, Direttrice artistica di La Spezia Film Festival e
direttrice della rivista on line www.laspeziaoggi.it. Paola Settimini è co-regista con Daniele
Ceccarini. Il docu-film, durata circa 70 minuti, si avvale del montaggio di
Francesco Tassara con Daniele Ceccarini, la fotografia di Francesco Tassara, la musica di Francesco Tartarini. Di recente Bava Puzzle è stato
presentato a Stiges, Festival del
Cinema fantastico in Spagna
Dedicato al
regista nei suoi quarant'anni di carriera
cult a livello internazionale, ne ripercorre i passaggi fin dai primi
passi. Numerose le testimonianze fra cui quelle di Pupi Avati e Antonio
Avati (ricordiamo un capolavoro
di Pupi: La casa delle
finestre che ridono, 1979), Alessandra Martines (protagonista
per il grande successo televisivo di Fantaghirò), e poi Veronika
Logan, Erika Blanc, Alessandra Moretti, i Manetti Bross, Davide Pulici e Manlio
Gomarasca di Nocturno, George Hilton, Urbano Barberini, Antonio Tentori, Luigi
Parisi, Luigi Cozzi e Massimo Antonello Geleng
Inoltre, la notizia per tutti gli appassionati del
genere, è che Bava ha appena dato alle stampe ed è già in libreria, il suo
secondo romanzo Il terzo giorno (Cut-up Publishing). Il romanzo, scritto
in tempi antecedenti al Covid (quindi
non è un instant book), narra di un misterioso morbo che miete vittime
nella città di Roma e in tutte le città del mondo. Nessuno riesce a fermare
l'epidemia e la civiltà si dissolve. Ci sono due protagonisti, i primi: una
coppia che prova, senza successo, a salvare il mondo e poi, molti decenni dopo,
un'altra coppia formata da due ragazzi molto giovani che provano a capire le
ragioni dell'epidemia. Per capirne la cause, lasciano la comunità
che si era formata nel post epidemico
fino a scoprire una sconvolgente verità sulla catastrofe che ha
distrutto l'umanità
Il regista, che avrebbe dovuto essere presente a Lucca
comics edizione 2020, non è potuto venire causa emergenza
Covid, ma ci ha rilasciato un'intervista
Domanda: Suo
padre Mario era nel cinema. Ci racconta del suo rapporto con lui nella sua
formazione al genere fantasy?
Risposta: Anche mio nonno era nel cinema. Era in
Ambrosio FILM a San Remo.
Aveva Portato in teatro Aldo Fabrizi che
gli disse: devi dare la mano e
guardare negli occhi gli attori quando giri
Domanda:Lei
è un regista cult a livello internazionale per i suoi lavori in Cinema sui temi
horror e gotico italiano. Ci può dire il suo rapporto con Tiziano Sclavi,
ideatore di Dylan Dog?
Si sono stato al primo Festival creato dall'Editore
Bonelli a Milano. Certo che ho
conosciuto Tiziano Sclavi. Era il
1986. Ero molto interessato al genere fumetto al punto che ho anche girato un
mio film sul fumetto Diabolik nel 1968
Lei è stato aiuto regista con Dario Argento
Si sono stato una settimana con lui quando girava il film Inferno ( 1980) sequel
di Suspiria
Domanda:
Colpisce la sua attenzione nella narrazione visiva verso i bambini, la fiaba.
Alcune sue produzioni ricordano la straordinaria produzione letteraria di Steven
King: in particolare IT. Ricordano anche il film Neverending
Story tratto da un racconto e poi in cinema
di Ende
Bisogna fare attenzione fra Demoni e fiaba. La
claustrofobia fra realtà e l'onirico
I suoi attori nel docu-film sostengono che Lei con
loro è stato un regista 'sobrio ed elegante' (cit. Urbano Barberini) e anche :
Lamberto ha l'aspetto del questore. Cosa sta facendo adesso in una Roma
deserta?
Il suo nuovo
Romanzo dove e quando è stato
ambientato?
Agosto 2019. in terrazza. Cosa faccio ?Nulla. Esco
solo a portare fuori i cani