INTERVISTA
a Franco D'Ippolito- direttore artistico del MET
PRATO
RUMORSCENA:
qual è la situazione
attuale al MET e cosa state facendo per far riemergere l'Ente da
questa gravissima crisi di settore a causa del COVID-19? Quando pensa
potrete ricominciare a lavorare e quali saranno secondo lei i
problemi da affrontare per ripartire?
D'IPPOLITO:
Stiamo facendo quello che ci è consentito provando a immaginare
possibili scenari. Il Teatro è stato chiuso l'otto Marzo. Io stesso
da direttore sto lavorando in Remoto. E' necessario azzerare alcune
questioni a livello di Amministrazione rispetto al lavoro che già
avevamo programmato avendo chiuso in anticipo le attività annullate
per forza maggiore dall'emergenza sanitaria. Il nostro obiettivo
attuale è quello di cercare di recuperare il pregresso riproponendo
a Produzione programmata sia per gli artisti che per i tecnici.
Un obiettivo che speriamo di poter realizzare dentro lo scenario
possibile di una riapertura. L'ipotesi a cui lavoriamo è quella di
riprendere da dopo Ferragosto ossia ricominciare a lavorare con una
proroga della Stagione 2020/2021 con la realizzazione del Festival
Contemporanea previsto dal prossimo 20 Settembre. La Stagione
calendarizzata non è stata contrattualizzata, quindi l'unico
scenario possibile a cui agganciarci è quello preesistente dal
momento brutalmente interrotto dell' otto Marzo. Se riusciremo a
riprendere la nostra attività sia di palcoscenico con gli spettacoli
che di platea con la presenza del pubblico (settembre
o dicembre o Gennaio 2021), sarà necessario rivedere tutta
l'organizzazione delle attività dal punto interrotto. E se
ripartiremo, come tutti ci auguriamo, non sarà in modo normale.
Dovremo convivere col contagio. Stiamo lavorando con l'AGIS per
proporre un protocollo con scienziati per capire insieme le modalità.
Si riaprirà nell'interesse della salute di tutti i lavoratori, degli
artisti e del pubblico, ma è necessario riaprire perchè abbiamo
bisogno del Teatro! Oggi la stragrande maggioranza dei lavoratori del
Teatro sono a reddito zero. Dobbiamo riportarli al loro posto di
lavoro. Per quanto riguarda il pubblico: la nostra idea è quella di
ridurre di 1/3 la capienza dei nostri Teatri. Per cui il Metastasio
da 600 posti ne conterrà 200, il Fabbricone da 360 ne conterà 120 e
cosi' il Magnolfi. Al Metastasio avremo uno spettatore ogni due sedie
vuote. Le file saranno occupate in alternanza: una sì e l'altra no.
Stiamo ragionando con degli architetti per capire come fare per
restituire al futuro pubblico il piacere di tornare a teatro dentro
un luogo di bellezza, evitando la sensazione di disagio, come quello
di fruire uno spettacolo dentro uno spazio di guerra.
Il
primo comandamento che ci siamo dati è quello di riuscire a
mantenere il binomio Arte e Bellezza: la situazione del settore è
difficile ma siamo in grado di farcela.
RUMORSCENA:
A livello dei vostri
rapporti col Ministro del Turismo e Spettacolo Franceschini, cosa sta
accadendo rispetto alla ripresa del lavoro?
D'IPPOLITO:
Per quanto riguarda la ripresa economica dei lavoratori nel
Decreto Cura Italia: dovrebbero esserci inclusi degli
ammortizzatori sociali. Stiamo collaborando col ministro Franceschini
e i suoi uffici per definire un biennio speciale in stato di
emergenza. L'anno 2020 è andato perduto. Il 2021 rischierà
pesantemente le attività sospese dal 2019/20. Tutti lavoreremo per
un rientro graduale: la prospettiva è quella di una nuova normalità
però diversa da prima che ricominci dal 2022 nel senso che torneremo
ad una proposta calendarizzata delle attività e della Stagione
triennale solo dal 2022. Quindi non ci sarà una Stagione triennale
regolare 2021/2023 ma una programmazione speciale per due anni fino
al 2022. L'ambizione è quella di definire proprio dal 2022 una nuova
normalità sia organizzativa sia per gli artisti che per i lavoratori
del MET in una prospettiva a cui stiamo pensando in cui ci sarà un
modo diverso di fare Teatro in totale libertà creativa per gli
artisti dentro un tempo per ora sospeso.
RUMORSCENA:
Cosa pensa del dibattito
attuale sul ruolo dell'artista di teatro in tempi di Covid 19 e
Social? È favorevole a questo spostamento di campo dal teatro dal
vivo ai Social?
D'IPPOLITO:
Sono favorevole. L'Artista vive in questo momento l'occasione per
ampliare in maniera decisiva il dialogo e il confronto con altri
artisti e con se stesso. E' questo un fattore importantissimo nell'
adesso e nel dopo emergenza. Ben vengano quindi piattaforme sui
social utili quando si possa veicolare l'arte teatrale per i propri
lavori artistici o come esempio di archivio in Rete come sta
accadendo su FB o su canali privati come Whatt's up. Tutto questo
aiuta a mantenere un dibattito vivo fra artisti, operatori e un
collegamento virtuale col pubblico. In attesa di un ritorno allo
spettacolo dal vivo. Sono gli artisti il nostro propulsore di idee.
Il loro “narcisismo” è in funzione dell'arte e della creazione
quindi ben vengano proposte e idee da parte loro.
Per
quanto riguarda invece la mia responsabilità di Direttore di un
Teatro Pubblico sugli artisti, tecnici e organizzatori, sta a me
garantire una maggiore incisività di prospettive lavorative. Coloro
che oggi sarebbero sotto scrittura e non hanno contratti, posso
provare a garantire loro lo stesso reddito, le stesse giornate
lavorative nel momento in cui ci sarà la ripresa di Settembre.
Il mio primo criterio da funzionario per gli Artisti e lavoratori
del MET è il recupero della Produzione con la riprogrammazione delle
attività interrotte l'8 Marzo. Per il momento: arrivederci a Prato
al Festival Contemporanea dal 20 Settembre.
Intervista
a ANGELA FUMAROLA direttrice artistica (con Fabio Masi) di ARMUNIA e
Festival Inequilibrio
ROSIGNANO
MARITTIMO ( Livorno)
RUMORSCENA
: qual è la situazione
attuale ad Armunia e cosa state facendo per far riemergere le
attività produttive, le Residenze e il Festival In/Equilibrio da
questa gravissima crisi del settore dovuta al COVID 19?
Quando
pensa si possa ricominciare a lavorare e quali saranno i problemi da
affrontare per ripartire?
FUMAROLA:
Ad Armunia continuiamo ad utilizzare dalla chiusura di
Marzo degli spazi e delle attività, lo strumento digitale: un tavolo
di riunioni in team. Le teniamo in collettivo anche con i tecnici e
il personale di accoglienza una volta alla settimana in video chat,
mentre con l'ufficio stampa e social team ne facciamo una al giorno.
Abbiamo anche aperti dei tavoli internazionali. L'eccezionalità
della fase ci porta ogni giorno anche sui tavoli regionali delle
residenze artistiche toscane. Per quanto riguarda il Festival In
/Equilibrio (spostato a Settembre),
il compito degli operatori è quello di creare le condizioni per la
cura degli artisti come da protocolli Regione Toscana e come
priorità insieme alla Compagnia Kilowatt Capotrave
(Sansepolcro-Arezzo). Ma non voglio adesso parlare del problema
attuale perchè preferisco pensare al futuro che voglio immaginare in
termini di desideri. In questo momento di totale incertezza
con tutte le attività sospe In /Equilibrio a Settembre. Abbiamo
ancora l'obbligo di impedimento di trasferimenti fra Regioni, cosa
che per le nostre collaborazioni artistiche sono necessarie. Sono
saltate le ospitalità internazionali previste a Giugno-Luglio con
la Cina e col Canada spostate al 2021. Il nostro Festival si terrà
tutto all'aperto nella cornice degli spazi fra le mura medievali del
Paese di Rosignano Marittimo. Non prevediamo la partecipazione di
pubblico se non dei cittadini dai propri balconi. Non vogliamo
parlare di recupero del calendarizzato nella stagione bloccata,
quanto piuttosto guardare avanti. Oggi il tempo per noi di Armunia ha
acquisito una dimensione non più lineare ma diagonale. La sfida che
lanciamo insieme a Kilowatt è quella delle Residenze toscane di cui
siamo capofila. Per questo abbiamo pensato a stilare e pubblicare il
Bando per Residenza digitale già operativo (si trova
su FB pagina:ARMUNIA). Servirà a trasformare la
mancata prossimità fra gli artisti e degli artisti col pubblico, in
un'altra dimensione: quella di un' agorà virtuale. Gli
artisti sono invitati a presentare il loro progetto da dentro le
proprie mura domestiche e avrà come canale il WEB. Come ne
usufruiscono? Con un contributo individuale da interagire col
pubblico della Rete. La nostra proposta certo non potrà sostituire
le Residenze ma stimola nuove forme di ricerca autorale. Interrogarsi
sul presente via piattaforme del Web, non potrà sostituire certo il
Teatro dal vivo, tuttavia sono convinta che lo strumento del Web sia
molto interessante in questo momento. Penso, per esempio, che gli
adolescenti abbiano vissuto meglio di noi adulti questa fase dei due
mesi in quarantena del COVID 19, in quanto loro a differenza di noi
sono nativi digitali. I problemi che stiamo affrontando e le paure,
riguardano oggettivamente la normativa relativa all'ordinanza sulla
sanificazione degli ambienti di lavoro. Per quanto concerne alcune
categorie di nostri lavoratori, immaginiamo si possano creare dei
pannelli di divisio
Nessun commento:
Posta un commento