ORIZZONTI VERTICALI- Generazioni a confronto
renzia.dinca
San Gimignano (Siena)
Settima edizione del festival Orizzonti Verticali,
diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari nello splendore della
città di San Gimignano : Connessioni
creative tra passato e futuro.
Questo il sottotitolo del festival. Un programma ricco di proposte con “una
mutevole e caotica contemporaneità che ci regalerà diversi spunti di
riflessione e di visioni sul mondo e della giusta collocazione dell'uomo nella
moltitudine”-si legge nel
Programma. Settima edizione per cinque giorni fra teatro, danza,
performance e incontri tra pubblico artisti e critici, che vale e conferma la
proposta e l’offerta creativa e ricettiva di Orizzonti Verticali. Infatti la location del Festival
multidisciplinare a San Gimignano, città cardine fra Firenze e Siena per la
bellezza paesaggistica così apprezzata da inglesi, tedeschi e americani che
nello Chianti Shire hanno trovato
seconda cittadinanza, è quanto di più valorizzato a livello culturale ed
artistico in questa nuova edizione
2019. Il Progetto è nato nel 2013,
fondato da Roberto Guicciardini. E’
stato curato dalla Compagnia Giardino Chiuso e dalla formidabile Fondazione
Fabbrica Europa (già per il quarto anno consecutivo), che ha avuto in
cantiere a Firenze progetti e compagnie internazionali presso lo spazio della Leopolda.
Quello di Orizzonti Verticali è
un ricco programma con alcune Prime
regionali ideato dentro uno spazio straordinario: le Torri della città che
fra Firenze e Siena gode di uno spazio ideale per performance estive: basta
sollevare lo sguardo e trovare i nessi fra ciò che da spettatori itineranti
viviamo nelle piazze in presa diretta con le Compagnie in azione performativa o
semplicemente di coordinamento organizzativo, nelle viuzze medievali, nei
bistrot, nelle dimore storiche che sanno
di storia della Toscana, dalla più aristocratica e insieme verace, dove si respira fra passato e
presente un’aria da flusso di coscienza
tra medioevo e Rinascimento italiano. Ricco il parterre della danza: con
Roberto Doveri e Nuovo Balletto di Toscana in Animanimale. Ma anche Teatro d'autore con Luca Scarlini in La
penna e la spada e con Teatro Koreja in La
Ragione del Terrore di Michele Santeramo per la regia
di Salvatore Tramacere, con
Michele Cipriani e Maria Rosaria Ponzetta. E poi Silvia
Battaglia/Bianca teatro in anteprima nazionale con Ballata per
Minotauro. Ancora Danza d'autrice con la straordinaria Francesca Zaccaria
in prima regionale ( Zaccaria è in
quota artisti di ALDES di Roberto Castello, già vista in primo
step a Porcari a Lucca nello spazio SPAM)
con: Carnet erotico. Un
lavoro che avrà sviluppi significativi nella ricerca della danzatrice: è una
summa di tecnica e immaginario femminile transnazionale con sguardo
privilegiato da artista, coreografa e intellettuale sul pensiero orientale
buddista.
La Compagnia Giardino Chiuso, già fondatrice del Festival, ha
presentato in anteprima nazionale dentro il Palazzo della Propositura L'imputato
non è colpevole, con la regia di Tuccio Guicciardini. Liberamente
ispirato agli atti del processo Talaat Pascià, il lavoro presenta
uno studio minimalista in solo parlato,
sul processo a carico di un giovane la cui storia personale e famigliare è
apparentemente inattuale. Talaat Pascia, dopo una strage degli Armeni avvenuta
nel 1921 (in Italia a Livorno nasceva il Partito Comunista ad opera di Antonio
Gramsci), è il ministro turco. Il giovane
studente chiamato dalla sua cella in giudizio è un assassino comune o
politico? la sua intera famiglia, secondo dichiarazioni rilasciate al Giudice,
dalla madre alla sorella e fratelli, è stata sterminata. Ha visto violenze,
stupri. Lui è il solo testimone. Cerca vendetta? sarà dichiarato non colpevole?
molto bravi, in assenza completa di scenografia dove il pubblico è stato
schierato sulle quattro pareti della sala del Palazzo della Propositura coi due
personaggi schierati l’un di fronte
all’altro, i due attori Sebastiano
Geronimo e Bob Marchese nel ruolo del Giudice. Un lavoro che avrà
sicuramente grandi possibilità di sviluppo. La tematica è quella dei
genocidi sul popolo curdo. solo curdo?
uscendo col nodo alla gola dal bel Palazzo, su una Piazza Duomo dalla fenomenale bellezza (per citare Gianna
Nannini che è di quelle parti), tante emozioni e riflessioni sulla Storia. quella che si ripete. La stessa sera abbiamo visto
in spettacolo itinerante Juliette on the road liberamente tratto
da Romeo e Giulietta di Cie Twain Phisical Dance Theatre con regia,
testi e drammaturgia di Loredana Parrella e Aleksandros Memetaj. una bella performance fra Piazza Duomo, Piazza delle Erbe e la Rocca di Montestaffoli (sempre San
Gimignano ma solo in salita delle stradette). con azioni e testi (peccato non
comprensibili per un pubblico in cerca di comprensione dei vari materiali e
malgrado le casse ). ma poi, forse in pieno choc da bellezza che neanche il
francese Marie-Henri Beyle vedi Stendhal
proviamo a chiederci: e chi è questa Giulietta? questa adolescente di
12-14 anni che scappa. da chi? da cosa?
tante corde, proprio corde intrecciate- i nodi ? come materiali di lavoro del
gruppo in performance, fra Lei e i suoi alter ego. tanti legami nella sua vita
di corsa. on the road. come i poeti americani anni Settanta. Forse.
Forse dentro una morsa di controfigure sia maschili che femminili in
azione, che si ritroveranno assieme a
lei, on the road, appunto, in uno spazio, quello in alto, su vista alle tante torri abbattute, secoli
fa, sulla rocca di San Gimignano. Uno spazio un
po giardino dei Ciliegi. un po Orto degli Olivi,
quello del tradimento a Cristo.
Festival
ORIZZONTI VERTICALI
Arti sceniche in cantiere -VII edizione
Ministero dei Beni e delle Attività culturali/Regione
Toscana/Comune San Gimignano /Siena)
Visto a San Gimignano ( Siena) 6 Luglio 2019
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