renzia.dinca
Scuola ORAZIO COSTA-Teatro della PERGOLA
Rumorscena ha intervistato Pier
Paolo Pacini direttore della Formazione, Marco Baliani primo regista
degli allievi NUOVI, Claudia Marino e Sebastiano Spada, fra i NUOVI
Firenze
Il Centro di Avviamento all'Espressione è un
Centro di didattica fondato da Orazio Costa (Firenze, 1911-1999),
fin dal 1979 all'interno del Teatro della Pergola, oggi Teatro
Nazionale con il fiorentino Teatro Niccolini, il Teatro
Studio di Scandicci e Il Teatro Era di Pontedera. Orazio Costa,
regista, a sua volta allievo di Jacques Copeau, è considerato
unanimamente dagli studiosi di Storia del Teatro per il suo Metodo Mimico,
l'unico maestro italiano che abbia ideato e strutturato una pedagogia per
l'arte dell'Attore e altresì per un avviamento alle pratiche artistiche, sia a
livello di teorizzazione metodologica con i suoi Quaderni (ora finalmente in via di pubblicazione a cura
della Pergola), sia negli anni romani di insegnamento all'Accademia d'Arte
Drammatica Silvio D'Amico. Presso il Teatro della Pergola da
molti anni diretto da Marco Giorgetti (già allievo costiano), si
svolgono da tempo corsi sul Metodo Mimico e di avviamento all'espressione, ma
la grande novità è che dal 2015 si è attivato un Corso di Formazione
per Attori su base biennale intitolato al Maestro e che ha per coordinatore
un ex allievo costiano Pier Paolo Pacini, che vanta esperienze
internazionali come attore e come organizzatore, sia in ambito della prosa che
nella lirica d'oltralpe e d'oltremanica.
Il nuovo progetto targato Teatro della Pergola diretto
da Pier Paolo Pacini si intitola: I Nuovi/Progetto Giovani-Teatro Nuovo e
Nuovo Attore, prevede anche borse di
studio per gli allievi, quelli strutturati e anche altri che si presenteranno a
breve per concorso.
Per la prima volta in Italia un bellissimo spazio
centrale, quello del Teatro Niccolini di Firenze, sarà interamente
gestito da allievi appena diplomati alla Scuola Orazio Costa.
Il progetto si fonda su un motto: Per un attore
artigiano di una tradizione vivente e consta di sei punti programmatici che
al numero uno recita: Il teatro d'arte nasce dal rapporto tra giovani e
maestri: trasmissione e scambio sono principi su cui si fonda ogni
realizzazione.
Al numero due: La materia testuale è la letteratura
italiana, la lingua italiana in ogni sua forma e declinazione per un teatro di
parola. Bypassando poi al punto sei
si legge: Rigore, umiltà, integrità e sincerità sono il metro di ogni
realizzazione, decisivi per la sua messa in scena.
Dato il progetto, ambizioso quanto basta, è davvero
singolare e forse unico in Italia e non solo, che alla fine di un percorso di
formazione attoriale si preveda anche un terzo anno di specializzazione, che
non solo garantisce una borsa di studio ma soprattutto un mestierentato (sic!),
dove alla maniera dei capocomici ottocenteschi, si dia in comodato un Teatro di
gran prestigio ai giovani per imparare i mestieri del teatro. I NUOVI, infatti,
come sono stati definiti rispetto ai MAESTRI, per un anno si confronteranno con
la gestione di un intero Teatro- il Niccolini a Firenze a cominciare, per turnazione, dalla direzione
artistica, dall'amministrazione,
all'ufficio stampa e fino alla dismissione della sala nel senso del riordino, nel dopo spettacolo.
Per tutto questo pensiero, che sulla carta si presenta
davvero come ideazione progettuale orgogliosa e originale, abbiamo
intervistato, il referente della Formazione del Teatro Nazionale fiorentino
Pier Paolo Pacini:
Pier Paolo Pacini: Abbiamo pensato che dopo la nascita della Scuola Orazio Costa,
biennale, istituzionalizzata alla Pergola dal 2015, ci fosse la volontà oltre che la possibilità da parte nostra, di
un terzo anno che aprisse ad una specializzazione dei giovani attori, insomma
l'idea condivisa era quella di poter concretizzare un avviamento al lavoro
nell'ambito delle professioni dello spettacolo. Pensiamo infatti che nella
formazione del futuro Attore ci debba
essere anche l'apertura e quindi la conoscenza
pratica di tutti i lavori nello spettacolo. Per noi è davvero importante
il rapporto Giovane/Maestro. Nel biennio abbiamo avuto 16 diplomati ma vorremmo
allargare il nostro progetto formativo ad altri giovani di altre scuole. Siamo
fieri inoltre di aver dato il segnale che
il lavoro sulla Lingua e la Letteratura italiana sia un punto focale del nostro
progetto formativo. Non a caso, anche nei punti del nostro programma, abbiamo
deciso di inserire la voce per cui, nelle eventuali traduzioni di
spettacoli che metteremo in scena, quelle in lingua italiana, saranno affidate
a traduttori di prestigio. Inoltre un'altra caratterizzazione del nostro
progetto formativo è che il costo delle produzioni sarà uguale per tutte le diverse produzioni nel tempo. In
questa prima fase i Maestri li abbiamo scelti in comune con gli Allievi sia
per quanto riguarda il testo da mettere
in scena che per quanto riguarda l'affidamento della regia. La scelta di
lavorare su La Mandragola di Niccolò Machiavelli, è andata su Marco
Baliani. La rivisitazione sarà in versione dark. Questa prima scelta vale
per il primo anno, in futuro sarà il gruppo attoriale a scegliere sia il
testo da rappresentare che il regista.
Il progetto è in perfetta linea con le idee di Orazio Costa che aveva
individuato a Firenze uno spazio che aveva chiamato, nei suoi studi
teorici:ARSUNA. Ovvero: unica arte per un progetto multidisciplinare di
avviamento al lavoro nello spettacolo. Il nostro Teatro Nazionale va per
identificarsi con la prima esperienza nazionale di Teatro di Formazione d'arte.
Rumorscena-Marco Baliani
Nello storytelling, in quanto scelto come primo
regista da parte degli Allievi diplomati della Scuola Orazio Costa di
Firenze, credo che questo nuovo lavoro
di regia, appartenga ad una mia
esperienza storica di teatro. E forse
anche per questo sono stato scelto come
Maestro. Per esempio, ho lavorato anni fa in esperienza africana, coi bambini
di Nairobi. Nella mia esperienza professionale mi è sempre piaciuto lavorare da
regista in collaborazione coi miei attori. Ho fatto di recente una full
immersion con Romeo e Giulietta
in laboratorio a Firenze coi giovani attori della Scuola Orazio Costa. Ritengo
che l'attore in formazione possa permettersi la conoscenza e la pratica di
linguaggi diversi, e quindi che sia
importante far passare l'uso di più tecniche dal naturalistico alla coralità.
Mi interessa anche che alla Scuola fiorentina
ci sia in atto una sinergia con
altre Scuole di Teatro. La vera
novità nel caso della Pergola, è quella della ricaduta sul processo
produttivo. Trovo il progetto bello, utopico ma realizzabile, in linea anche
col mio lavoro artistico dove ho da sempre sperimentato. Ho scelto la Mandragola
come testo di tradizione per la prima messa in scena dei giovani attori
costiani. Un'opera che nasce durante l'esilio di Machiavelli dove ci sono i
presupposti per la scrittura successiva
del Principe. Ho preso spunto anche da suggestioni di letture di articoli di Massimo Cacciari
sull'argomento. Il lavoro sarà coordinato rispetto a un canovaccio che stiamo studiando con due squadre di ragazzi al lavoro sul coro costiano.
Allievi Sebastiano Spada
Spada è
siciliano, viene dall'esperienza teatrale dell'INDA. Per Sebastiano l'idea di
Teatro era quella del teatro classico che aveva conosciuto e frequentato a
Siracusa. Approdato a Firenze come studente di Architettura frequenta un corso
tenuto da Marco Giorgetti alla Pergola e si innamora del Metodo mimico per poi
entrare subito nel primo corso della Scuola Orazio Costa. Adesso con la collega
Claudia Marino, ha assunto il ruolo di vice direttore artistico del Teatro
Niccolini dove l'attività principale sarà essere interfaccia con le istituzioni ( La Pergola) e con gli altri
colleghi attori
Claudia Marino, milanese di origini calabresi, Claudia è la prima direttrice artistica
del Teatro Niccolini. Ha partecipato al progetto Città metropolitana ideato da
Pier Paolo Pacini lavorando su Collodi, Pratolini, al Teatro Studio di
Scandicci e ai progetti educativi nelle scuole medie e superiori fiorentine.
Claudia è molto grata per l'opportunità che la Scuola Orazio Costa le sta
offrendo
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