domenica 28 novembre 2021

Pinter e Latini al Francesco di Bartolo renzia.dinca Buti (Pisa). Finalmente riaperto lo scrigno del Teatro Francesco di Bartolo a Buti sotto la direzione di Dario Marconcini in quella da lui definita in una laconica nota di direzione artistica: “stagione breve” una programmazione felice anche se di poche date con artisti di punta del panorama nazionale fra ottobre e dicembre. Una stagione che soffre della chiusura a livello delle sale di teatri e concerti dal marzo 2020 causa Covid. Un azzardo, dunque. Un azzardo sulle impossibili possibilità che ancora l'ideazione artistica con pochi mezzi economici ( ma questa è altra storia), può regalare a un pubblico finalmente in sala, anche e se ancora con estrema prudenza di fruizione negli spazi e nei contatti. E cosi Daddi-Marconcini hanno di nuovo ripresentato Pinter in Paesaggio. L'ultimo Pinter della coppia che in repertorio ha l'Autore nelle sue memory plays era: Voci di famiglia(2015 con Carucci Viterbi in scena). Il lavoro spiazza immediatamente lo spettatore: l'Uomo ( Marconcini) , la Donna ( Daddi) sono seduti in palco dando le spalle alla platea. E questo stato durerà per la gran parte della piece. Ciascuno racconta come in flusso di coscienza, memorie di vita. Lui di gite col cane verso un laghetto, lei di un amore sempre vissuto dentro uno iato fra conscio e inconscio su uno spazio marino. Lo spazio comune della coppia che ci parla quasi in forma confessionale, è una casa borghese con libri e divani in stile british floreale da dove si affacciano nella loro affabulazione non dialettica su un giardino quasi onirico. La coppia pur di spalle, rivela subito una anagrafe avanzata-in proscenio un foliage di foglie secche di alberi d'autunno tipico di questa stagione. La fascinazione della non dialettica fra i due soggetti della coppia svela e rivela la contiguità di spazi e corpi e insieme la discrepanza dei vissuti interiori o forse e solo delle memorie che sopravvivono alle vite anche comuni di un marito e moglie in solitudine di coppia. Poi lo sguardo d'emblée cambia: i due monologanti girano la sedia e si rivolgono al pubblico. Sorge domanda: siamo quindi e davvero ritornati ancora a Teatro dal vivo? In uno spazio pubblico dove l'attore lascia la propria dimensione privata in cui si è richiuso in cui anche il pubblico si è rinchiuso per due Stagioni di fila per finalmente poter far circuitare l'energia unica e irripetibile di un uno spattacolo dal vivo? Con uno sberleffo finale Dario Marconcini rivolta Pinter piegando il finale alla Commedia dell'arte. Un guizzo inaspettato, ironico e spiazzante. è Capitan Spavento. E la sua Compagna Giovanna Daddi si trasforma nella Morte. In questa stessa Stagione del Teatro di Buti un Roberto Latini in una versione ( dopo quella vista a Prato della Prima di Metastasio di Armata Brancaleone) di Hamlet Machine di Muller). Ne scriveremo a breve PRIMA ASSOLUTA Visto a Buti Teatro Francesco di Bartolo, il 7 novembre 2021

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