Il silenzio degli eroi semplici
renzia.dinca
Pisa
. Dentro la Grande Storia, quella delle vicende politiche, economiche e sociali che vanno a costruire la
storiografia di intere epoche, scorre la
microstoria, quella delle persone, dei luoghi delle pratiche quotidiane, le
storie di chi non ha voce che però oggi i mezzi di comunicazione di massa dalle Tv alla Rete rispetto al passato possono restituire alla collettività. Quella
narrata ne Il silenzio degli eroi semplici è una microstoria
nascosta, tenuta semi segreta per molti anni: una scelta che immaginiamo frutto
di decisione discrezionale da parte dei famigliari delle persone-gli eroi
semplici, appunto, che ne hanno custodito memoria viva e che adesso è germogliata in necessità di
racconto, di testimonianza in forma di spettacolo a futura memoria. Forse non a
caso proprio a Sant'Anna di Stazzema di Lucca in questi giorni si è avvertita la
necessità di ripetere, ribadire attraverso
la costituzione di un'Anagrafe virtuale antifascista la necessità di
ricordare e testimoniare contro il
nazifascismo in un momento storico in cui in Europa si stanno verificando
inquietanti episodi di quella matrice. In questa congerie socio-culturale
allora Il silenzio degli eroi semplici può apparire come atto
dovuto da parte di famigliari ed amici
di quegli eroi silenziosi, a distanza di così tanto tempo anche forse per
spiegare e tramandare alle nuove generazioni uno spartito a più voci di una
umanità dentro un tessuto sociale
frantumato e dilaniato dalla Seconda Guerra Mondiale e dalle leggi razziali
(ricorre quest'anno proprio a Pisa il settantesimo dalla promulgazioni delle
leggi razziali), fatta di persone di straordinario coraggio e abnegazione unite
da ideali di giustizia e fratellanza. Inserito nelle manifestazioni per le Giornate
della Memoria, questo lavoro ideato da Piero Nissim,
intellettuale pisano ebreo di poliedrico talento, poeta, musicista, burattinaio
(Premio Montale 2015), questo lavoro restituisce in forma apparentemente
semplice una tessitura di esistenze individuali e famigliari che si sono
snodate fra le città di Pisa, Lucca, Livorno,
la Toscana nel 1943. Artefici di questa alleanza tre personalità: Giorgio
Nissim, padre di Piero, Don Arturo Paoli del Convento degli Oblati di Lucca- poi
missionario in America Latina e Gino Bartali, sì proprio lui, il grande
campione quello della memorabile canzone di Paolo Conte.
Il
silenzio degli eroi semplici narra della straordinaria storia di persone che
hanno fatto della propria vita in quel peculiare momento storico, necessità ed
urgenza: poter salvare vite umane a rischio della propria stessa esistenza e di
quella delle proprie famiglie. E' una storia questa tutta italiana prima e dopo
l'otto settembre 1943. C'è quell'otto settembre 1943 e le leggi razziali
del 1938. stilate a Pisa nel Parco di
San Rossore prima Riserva Reale oggi
parco regionale Toscana. Il
lavoro ideato e curato da Piero Nissim in estrema delicatezza, mette insieme
una pluralità di linguaggi espressivi
per la scena: una narrazione basica, un commento musicale in presa diretta con
il percussionista livornese (David Domilici) che ha già collaborato con
Nissim in altri suoi lavori per il teatro e la scena, un narratore Marco
Rossi che nella vita è cardiologo presso la Clinica ospedaliera
pisana, interventi della soprano Maria Bruno docente al Conservatorio
di Lucca e dello stesso Nissim a commento quasi florilegio con accenti a
Bella ciao, Fischia il vento e a una bellissima poesia di Piero: anche
premiata di recente a Lari Pisa: Il Pane. Con la bravissima Daniela Bertini in quattro figure
femminili. E su quella straordinaria poesia, Piero e i suoi attori,
giovanissimi scelti da un casting per interpretare figure storiche
distribuiscono il pane- quello azimo in platea. Abbiamo visto il lavoro insieme
a 350 studenti delle Scuole medie superiori.
testo
musica e regia di Piero Nissim
con
Matteo Micheli,Costantino Buttitta, Riccardo Sati, Daniela Bertini, Marco
Rossi, Piero Nissim
Soprano
Maria Bruno
Percussionista
David Domilici
Luci
Paolo Morelli
Costumi
Franco Nieri
Visto
al Teatro Verdi- Pisa, il 25 gennaio 2018